Soul Dragger «Soul Dragger» (2020)

Soul Dragger «Soul Dragger» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Wolverine »

 

Recensione Pubblicata il:
11.04.2020

 

Visualizzazioni:
1210

 

Band:
Soul Dragger
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Titolo:
Soul Dragger

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
- Alessio Pompedda :: Voce, Chitarra;
- Davide Spoletini :: Chitarra;
- Jacopo Gennaro :: Basso, Backing Vocals;
- Flavio Leone :: Batteria;

 

Genere:
Thrash Metal / Heavy Metal

 

Durata:
42' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
07.02.2020

 

Etichetta:
Time To Kill Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Anubi Press
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Recensione

Dopo esseri messi in mostra con un Ep, i Soul Dragger rilasciano l’omonimo album di debutto miscelando un heavy /thrash metal con assetti melodici moderni i cui contenuti si rivelano per l’intero lavoro abbastanza soddisfacenti. Quanto alla componenti strutturale, il lavoro si indirizza su partiture mai troppo estremizzate ma piuttosto dedite alla cura di ogni passaggio. Il cantato acerbo non pare mai troppo aggressivo ma si delinea con diverse interpretazioni anche di natura clean; l’apertura del lungo “Rise” offre un ascolto lineare piuttosto compatto nella resa e dinamico dall’inizio alla fine e vario nei contenuti; seguono poi “Damnation Memoriae” e la successiva “Angel” in cui la band non si risparmia anche dall’offrire qualche groove ad ulteriore decoro rendendo un ascolto complessivamente e dinamico stante in ogni caso la similitudine dei due brani; è poi la volta del moderato “Maid And The Beast” una ballad che cresce a poco a poco e mantenendosi sempre in andature immancabilmente tranquille; schietto il riff di “Everyday” un brano ritmicamente spinto e di miglior presa; l’ascolto offre in ogni caso anche valide posizioni con “Alone” dall’ottima ritmica divertente il giusto ma anche ricca di momenti molto melodici fatti di passaggi acustici e clean vocali; da ricordare anche “Soul Dragger” dal bel thrash tirato e ritmicamente valido ma con un grow forse un po’ forzato; è poi la volta dell’ottima “Death’n Destruction”, un brano un po’ alla Megadeth anni ’90 ma decisamente bello, cazzuto e massiccio che porta poi alla conclusione del disco con i quasi dieci minuti di “Collapse” un brano dalle fattezze oscure che dimostra anche il lato pi+ malinconico della band. L’esordio diverte ma qualche idea in più non guasterebbe e potrebbe fare di questa band una valida realtà nazionale tenuto proprio conto dell’ energia che la caratterizza.

Track by Track
  1. Rise 65
  2. Damnation Memoriae 65
  3. Angel 65
  4. Maid And The Beast 65
  5. Everyday 70
  6. Before Chaos S.V.
  7. Alone 65
  8. War Nightmare 70
  9. Soul Dragger 75
  10. Death' n' Destruction 75
  11. Collapse 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
69

 

Recensione di Wolverine » pubblicata il 11.04.2020. Articolo letto 1210 volte.

 

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